martedì 30 ottobre 2018

Uno spazio per l’arte contemporanea a Paestum Intervista a Gabriel Zuchtriegel


  Dal blog  YouCamp   del 24 febbraio 2018
CAMP, UN PARTICOLARE MODO DI VEDERE LE COSE

Uno spazio per l’arte contemporanea a Paestum Intervista a Gabriel Zuchtriegel

Sergio Vecchio e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Paestum
Nei giorni scorsi è scomparso il caro amico e artista Sergio Vecchio lasciando molto dolore in chi lo ha conosciuto e ne ha apprezzato le doti umane e di artista. Il lavoro artistico di Vecchio, la preziosa attività di collezionista, richiede ora che si intervenga con una feconda attività di archiviazione e catalogazione, su cui certo il Parco Archeologico e il Museo possono dare un importante contributo. Avete già qualche progetto al proposito?


Lo Stabilimento ex Cirio a Paestum

Anche io sono rimasto molto colpito dalla scomparsa di Sergio Vecchio che stimavo e  con cui collaboravo con grande piacere, solo poche settimane prima della sua morte    abbiamo presentato un suo libro nel Museo, “Le stanze dell’eremita” nel quale avevo anche scritto un piccolo contributo.      Una morte dolorosa e del tutto inaspettata. Certamente abbiamo intenzione di fare qualcosa per onorare la sua memoria, una mostra, un evento appena sarà possibile. Vecchio è stato un artista speciale con lui abbiamo anche perduto un pezzo della storia di Paestum”.
Per anni Sergio Vecchio ha raccolto materiali d’epoca, illustrazioni, stampe, manifesti, locandine, coltivando un sogno come l’Archivio Laboratorio che intendeva esporre all’interno di uno spazio pubblico e che aveva individuato nei locali abbandonati della vecchia stazione di Paestum, contigua tra l’altro alla sua abitazione. Su questo vi furono anche contatti con il Comune e con le Ferrovie dello Stato ma non si è mai arrivati a nessuna iniziativa. Ritiene che questo progetto possa essere in qualche modo ripreso o si possono individuare altri spazi?
La locandina della presentazione del libro “Le stanze dell’eremita”, Oédipus Edizioni
“Certo, saremo noi a gestire lo spazio dell’ex Cirio una volta terminati i lavori di restauro.  La Cirio sarà un luogo dove potremo gestire tanti progetti  e avremo una grande attenzione per il lavoro di Vecchio”.
A Paestum c’è stato anche il lavoro del Museo dei Materiali minimi di Pietro Lista e Cristina di Geronimo. Il triste evento della scomparsa di Vecchio potrebbe essere l’occasione perché a Paestum si onori la memoria di questo artista creando un polo di arte contemporanea di eccellenza che valorizzi, documenti e cataloghi il prezioso lavoro degli artisti del territorio che hanno dato tanto a Paestum. Quale l’impegno che può assumere il Parco Archeologico su questo?
Vecchio al Museo di Paestum
Vorrei fare una precisazione. Per me Sergio Vecchio non era un artista locale. Molti ci chiedono di organizzare eventi nei nostri spazi perché vogliono trovare una giusta cornice; ma il caso di Vecchio è particolare, nel suo lavoro c’è un rapporto profondo con l’archeologia e con la storia di questa terra, per questo siamo stati felici di  collaborare con lui; il progetto di Vecchio aveva una sua oggettiva qualità ,  c’era un rapporto profondo con questo patrimonio. Lo stabilimento Cirio avrà spazi per laboratori, spazi per l’arte contemporanea, iniziative sull’archeologia e  la Cirio sarà sicuramente un luogo dove potremo gestire progetti comuni e tante iniziative di arte, storia, antropologia, archeologia.


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