lunedì 6 marzo 2017

Carmine Limatola detto "Ableo"

La città di Salerno, dopo Ugo Di Pace (giornalista e fotografo) e Ugo Marano (artista), ha perso Carmine Limatola, detto "Ableo", un altro dei grandi artisti, che fu tra i protagonisti di una stagione ricchissima di fermenti, come quella degli anni 70, dopo la "consacrazione" dell'Arte Povera di Germano Celant, nel 1968, agli Antichi Arsenali di Amalfi, voluta da Marcello e Lia Rumma (ai tempi, giovani collezionisti). Un contesto irripetibile per la città, che senza vivere all'ombra di una Napoli capitale, in piena autonomia, dove di casa, tra Roma e Salerno, viveva il poeta Alfonso Gatto, esprimeva linguaggi innovativi in ogni campo del sapere e della ricerca, dove tutto un mondo dell'arte e della cultura era presente, con la sua Università, in cui hanno insegnato personalità come Filiberto Menna, Edoardo Sanguineti, Enrico Crspolti, Edoardo Bruno, con i più giovani al seguito, come Achille Bonito Oliva (trasferitosi poi a Roma), Angelo Trimarco, Rino Mele, Lorenzo Mango, e i govanissimi come Antonio d'Avossa (assistente di Trimarco, oggi all'Accademia di Brera), e Massimo Bignardi (assistente di Crispolti), e altri che lavoravano e operavano, in quel contesto intorno all'Arte, come Paolo Apolito (antropologo), Gelsomino D'Ambrosio e Pino Grimaldi (Segno Associati, di graphic design), e tanti altri, tra artisti e intellettuali, giovani e meno giovani...Il contesto di una città, subito dopo la consacrazione dell'Arte Povera (Amalfi 1968), e prima del "Progetto - Chiena" (l'ultimo dei fermenti), inziando con un primo esperimento a costo zero, dopo il recupero della deviazione delle acque (Campagna 1982), due anni dopo il terremoto in Irpinia del 1980, per rimodularla e trasformarla in Opera d'Arte e Spettacolo (1985), fino al punto da poter coinvolgere, gradualmente, una volta consolidata come "Rassegna Internazionale dell'Acqua", altri grandi artisti, amici e maestri di tutta Italia, tra i quali Trotta, Nagasawa, Fabro, e da Salerno Pietro Lista, Franco Longo, Peter Wilburger, Ugo Marano, Sergio Vecchio, lo stesso Ableo, ma le cose agli inizi degli anni 90, dopo quasi un decennio di sperimentazioni, presero un'altra piega, condizionata dall'interferenza di una politica oscura, ambigua e inaccettabile, che ha lasciato dietro di se, molti aspetti in sospeso e ombre non dissolte.. Le ultime volte che ho visto Carmine (amico ed ex compagno della mitica scuola d'arte di Salerno), sempre con il piacere di rivedersi, è stato tra Milano (Via Solferino e Via Varese, da Lia Rumma) e Napoli (Via Vannella Gaetani, sempre da Lia Rumma)...Ciao Carmine. Hai portato con te una buona parte dei miei ricordi. Un caro abbraccio! 
Angelo Riviello














Da Salerno.it
Salerno e il mondo dell’arte piange Ableo

Domani l'ultimo saluto nel Duomo di Salerno, ai funerali dell'artista salernitano attesi tanti colleghi da tutti d'Italia


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Salerno e il mondo dell’arte piange per Carmine Limatola, l’artista salernitano si è spento questa mattina. Noto come Ableo, domani nella Cattedrale di Salerno alle 16 saranno presenti tanti artisti provenienti da tutt’Italia per l’ultimo saluto a un grande personaggio di questa terra. Ecco una breve biograffa dell’artista salernitano:

Nel 1968 partecipa alla messa in scena ideata da Michelangelo Pistoletto nell’ambito della mostra “Arte povera+Azioni povere” tenutasi ad Amalfi e curata da Germano Celant. Sempre con Pistoletto partecipa a The di Alice nella galleria Il Centro di Napoli. Nel 1969 tiene una personale alla Libreria Einaudi di Salerno. Nel 1971 espone alla galleria Kuchels di Bochum e alla Galleria 2000 di Bologna, mentre del 1977 e del 1978 sono le due mostre allestite al Laboratorio di Salerno. Del 1979 è la personale Narciso allestita alla Galleria Pellegrino di Bologna; del 1980 quella alla galleria lnsam di Vienna; del 991 alla Christopher John Gallery di Santa Monica in California; del 1999 al Tecla Atelier des Territoires di Bruxelles, ove espone le grandi colonne di ceramica, ideate come omaggio a Brancusi, opere che nel 2000 presenta nella mostra allestita a Villa Rufolo di Ravello. Numerosissime le presenze a rassegne d’arte e collettive: fra queste si segnalano le presenze alle Quadriennali di Roma del 1970 e del 1975, a Pollution di Bologna nel 1971, nonché alla XV Internazionale Malerwochen di Graz del 1980. Nel 1981 è invitato alla rassegna Arte Italiana 60/80, allestita al Palazzo delle Esposizioni di Roma; nel 1977 a Paesaggi interiori presso la Galleria Contemporanea di Bari; dello stesso anno è la presenza a Trame del Disegno italiano contemporaneo, organizzata dalla galleria Dedalos di San Severo. Questi ultimi anni registrano una serie di grandi mostre personali: nel 2002 Specularità al Castello Fienga di Nocera Inferiore e costituita da grandi Vele (h 4 metri) ed i simulacri di Minosse e Arianna; poi, nell’antico complesso di S. Maria del Rifugio di Cava de’ Tirreni, presenta delle icone megadimensionali; del 2004 è Riordino delle cose stesse, promossa dal Comune e dalla Provincia di Salerno ed allestita nella chiesa della Santissima Annunziata di Salerno. 2006 Bello&idea, Complesso Monumentale di Santa Sofia in Salerno. 2010 Da Thanatos all’ideale, Parco Urbano ex Salid in Salerno.
http://www.asalerno.it/salerno-mondo-dellarte-piange-ableo/

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