domenica 15 agosto 2021

In morte di Claudio Catanese, nel ricordo di Stefano Taccone e altri amici

  






Stefano Taccone 

come da fb del 15 agosto 2021

Ho appena appreso della scomparsa dell'amico Claudio Catanese e desidero ricordarlo spendendo qualche parola innanzi tutto sul suo profilo artistico, che forse non tutti conoscono e che poco lasciava conoscere. Egli fu innanzi tutto uno dei membri più attivi del Teatro Comunitario di Toni Ferro, che combinava l'ambientazione urbana e l'ispirazione politica di matrice anarchica - dal giro degli anarchici napoletani venivano i suoi esponenti e lo stesso Claudio era approdato alle pratiche artistiche a partire dalla militanza anarchica. La sue attitudini poetiche ed i suoi orientamenti politici erano insomma molto prossimi a quelli del Living Theater di Julian Beck, con il quale infatti il gruppo napoletano era in stretto contatto. La testimonianza di Claudio fu per me importantissima per la ricostruzione delle vicende del Teatro Comunitario - la cui esperienza occupa grosso modo la prima metà degli anni settanta -, al quale è dedicato un capitolo del mio La contestazione dell'arte (2013). Ricordo in particolare il suo racconto dell'incontro con Pier Paolo Pasolini, che era a Napoli per girare il "Decameron", del suo stupore per un modo di lavorare in una città che, agli occhi del regista friulano, era assimilabile ad un teatro permanente. Successivamente Claudio - forte di quella grande scuola che era stata per lui il Teatro Comunitario e la frequentazione di Toni Ferro, ma anche della sua lunga esperienza all'estero, tra Europa e Stati Uniti - fu uno dei protagonisti di quella sorta di risveglio dell'underground che si ebbe nelle arti visive a Napoli nei primi anni novanta, una stagione che attende ancora di essere adeguatamente ricostruita e sulla quale, a parte i documenti dell'epoca, esiste - che io sappia - solo un breve saggio di Francesca Boenzi contenuto nel volume "Transiti. Dall'avanguardia al contemporaneo" (2011). In quegli anni in particolare Claudio fu animatore, insieme a Tluise Luise, dell'associazione Blu Cobalto. Parimenti ancora tutta da esplorare resta la sua produzione artistica individuale tra poesia sonora, poesia visiva e pittura...


Stefano Taccone è con Anna Maria Pugliese, Rosy Rox,

 Rosaria Iazzetta, Claudio Catanese e altri, 2015


L'ultimo suo post con un video in diretta di una sua composizione musicale e un messaggio dopo aver ricevuto gli auguri di buon c ompleanno, sulla sua pagina del giorno 11 agosto alle ore 07:09

https://www.facebook.com/1585625625/videos/376387417238186/

Una delle tante serate e performance musicali all'insegna della sperimentazione

https://www.facebook.com/100010287004310/videos/164173152488706/





Casa Morra-Archivio d'Arte Contemporanea
Napoli


Claudio con Leonida <3 


Claudio, nel ricordo di Aldo Elefante - Brigata Es

Aldo Elefante 16 agosto 2021

17 h 
E’ morto Claudio Catanese, artista e promotore culturale. Negli anni '90 avemmo una collaborazione intensa che ci portò a mettere insieme le forze e gli spazi - lui gestiva la sua associazione Blu Cobalto - per realizzare una grande mostra diffusa, Caeli Motus, a cui partecipò il meglio della popolazione artistica presente sul territorio.
Claudio Catanese, un altro creativo speciale che questa città non ha saputo valorizzare. Traccia del nostro rapporto si trova nella testimonianza video presente nell’archivio dell’installazione "No Lives were lost”, visibile presso l’Associazione Zerynthia di Roma, che pubblicherò presto nel canale Youtube di Brigataes.
Qui il catalogo in pdf di Caeli Motus [https://estatecenter.altervista.org/.../Brigataes.Caeli...]
immagine> Brigataes.No lives were lost.Claudio Catanese.frame da video.2008


Angelo Riviello Moscato

15 agosto 2021 da fb

Indimenticabili le esperienze creative scaturite nella Biennale "Arte&Anarchia" - Napoli 2009 - AAA- Arte, Amore,Anarchia...dove Claudio (con Luise e Scorpiniti) fu tra i cuori pulsanti più attivi e generosi...❤
Come fu indimenticabile la sua visita a sorpresa nella città di Campagna, alcuni anni fa, accompagnato da Tonino Luise e Nunzia Scorpiniti, facendomi felice, per assistere alla mitica Chiena diurna e notturna, in un'estate, purtroppo fresca , e a tratti piovosa, che lui conosceva già, nei racconti degli amici, in comune, come la Giulia Piscitelli, Pasquale Cassandro, Lorenzo Scotto, e altri, che furono tra i pionieri di quella Chiena trasformata in Opera d'Arte e Spettacolo a più mani, dal 1982 al 1994...con una capatina allo Spazio Utopia, e alla "Cantina 'A Bersagliera", in attesa dell'evento fluviale di mezzanotte...

Un ricordo di Gian Maria Tosatti, uscito sul Corriere del 17 agosto 2021




Momenti di relax




Claudio con i suoi vecchi amici
anarchici napoletani, sempre giovani
(A)





domenica 1 agosto 2021

Si è spento Pino Simonetti noto regista rai




Attraverso un lungo e commovente post su Facebook, Giorgio Zinno, il primo cittadino della località vesuviana, ha ricordato il regista e la sua straordinaria carriera nel mondo della televisione e dello spettacolo. Ha sottolineato come dietro la macchina da presa di importanti programmi nazionali e del Tg 3 ci fosse la sua guida.

Così il Sindaco di San Giorgio a Cremano, in data 21 luglio alle ore 17.44,  dalla sua pagina di fb. ha dato la notizia della morte di Pino Simonetti, noto regista rai, e giornalista: 

🔴🔴SI E' SPENTO PINO SIMONETTI, NOTO REGISTA RAI, AMICO DI MASSIMO TROISI E LELLO ARENA. LA NOSTRA COMUNITA' PERDE UN UOMO DI GRANDE CULTURA E UN GRANDE PROFESSIONISTA. 🔴🔴
Cari concittadini, purtroppo oggi la nostra comunità perde un illustre concittadino. Si è spento Pino Simonetti, noto regista Rai di San Giorgio a Cremano e uomo di grande cultura.
Simonetti ha una lunga carriera alle spalle. E' stato autore e regista di numerosi e noti programmi nazionali e del Tg 3; ha collaborato al Premio Troisi nel 2009, curando la sezione dedicata al Cinema, con una suggestiva mostra nella Fonderia Righetti sul costume teatrale e cinematografico, che riscosse molto successo per la qualità delle opere esposte e per l'allestimento scenografico ed è stato organizzatore di eventi e manifestazioni culturali che per anni hanno arricchito il nostro territorio.
Grande esperto di cinema e televisione, Simonetti ha iniziato la sua carriera nel teatro, proprio nella nostra città, con rappresentazioni a cui partecipavano anche i giovanissimi, all'epoca esordienti, Massimo Troisi e Lello Arena.
Successivamente ha iniziato a lavorare come regista ed è diventato amico di Franco Zeffirelli con cui si confrontava spesso. Grande studioso della storia del costume napoletano del 700 e dell'800, ha scritto diversi libri, tra cui anche una nota Collana sulle Ville vesuviane.
Se ne è andato silenziosamente, da uomo riservato quale era. Ha trascorso la sua vita per lo più tra viale Marconi, sede Rai di Napoli, e San Giorgio a Cremano dove ha sempre vissuto.
Lascia un grande vuoto nella nostra comunità, come uomo e come professionista. Non lo dimenticheremo.
I funerali si svolgeranno domani 22 luglio alle ore 17 presso la chiesa di Sant'Antonio di Padova.


Pino Simonetti, un altro caro amico della nostra città, scrittore, giornalista e regista di Rai 3 amico di Massimo Troisi, Franco Zeffirelli e di un intero modo dell'arte, dello spettacolo, e della cultura italiana, che ha sempre mantenuto i rapporti di amicizia con alcuni di noi (Maurizio Ulino, Rosaria e Raffaella Amodio, Angela Hart 'O Brien, Peter e Barbla Fraefel, Michelina Calabrese, il sottoscritto, e la Vera De Veroli) si è spento.
L'ultima volta che ci siamo visti, dietro appuntamento, è stato quando con gioia ha ritrovato un piatto in ceramica decorato e firmato a mano, che Vera De Veroli, regalò con un altro simile, al sottoscritto, e dato il grande affetto e stima che Pino nutriva per la Vera, quel piatto bellissimo, non esitò a passare nelle sue mani, portandolo con sè, nella loro Napoli, sua e di Vera, ma anche la nostra Napoli, quella universale.
Pino, un caro amico e "fratello", un uomo di grande cultura e sensibilità, raffinato e gentile, conosceva e amava la nostra città, fin dalla fine degli anni 80, quando il Museo di San Bartolomeo-Luogo della Memoria, e la Chiena trasformata in spettacolo, prendeva sempre più corpo, e non pochi sono stati i suoi saggi consigli e contributi anche scritti su alcuni quotidiani accreditati. In quella famosa Rassegna "Le Porte dell'Arte" del 1997 (nella sua prima e ultima edizione, che sbancò mezza Italia), ci fu anche il suo zampino, morale e materiale, accompagato da un entusiasmo senza fine, che incoraggiava l'Amministrazione Comunale, il Sindaco Rago, noi organizzatori, artisti e curatori, e le aspettative dell'intera Comunità Campagnese. Peccato che quella Rassegna, nel 1998, fu oggetto di invidie, gelosie, polemiche e boicottaggi, ad opera di una politica perversa, dei soliti mediocri, provinciali e vuoti, che con la loro arroganza hanno solo massacrato la nostra città, isolandola dal resto dell'Italia e del mondo.
Solo l'altro ieri abbiamo appreso la notizia, da un'amica in comune, che vive a Napoli, con la conferma di un altro amico al telefono, che Pino non c'era più, riempiendomi di tristezza. I funerali si sono svolti il 22 luglio alle ore 17 presso la chiesa di Sant'Antonio di Padova di San Giorgio a Cremano. Lascia un vuoto incolmabile in tutti noi!
Angelo Riviello Moscato, 31 luglio 2021


Il piatto in ceramica della Vera De Veroli, con firma autografa
sul retro, con data di realizzazione del 1971 che riempi di gioia
l'amico Pino, quando gli fu consegnato dal sottoscritto allo
Spazio Utopia dove era esposto insieme all'altro piatto gemello.




















Visualizzazioni totali

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali