martedì 13 novembre 2012

Altro sistema dell'arte

Titolo: Altro sistema dell'arte
Autore: Domenico (Mimmo) Di Caterino
Prezzo: euro 13,40




  • Formato libro : A5
  • Pagine : 110
  • ISBN : 9788867424368
  • Anno di pubblicazione : 2012







  • Comunicazione
    “Con questo lavoro non si vuole diffamare nessuno, sondiamo strade nuove, stanchi di un sistema che è per la libera ricerca artistica limitante.
    I veri “addetti ai lavori” del sistema sono gli artisti.
    Vi è stato un tempo dove la discussione intorno al senso dell’arte era degli artisti, poi è arrivato il mercato privato globale con lui i critici, curatori, galleristi e il circo bipolare mediatico politico che in nome dell’omologazione hanno convinto che per farsi comprendere dal pubblico e dalla comunità servissero filtri.
    Ma questo è vero? In nome di un’idea di autodeterminazione d’artista ho collezionato insulti e diffide legali che mi hanno collocato alla periferia estrema di tutti i dibattiti ufficiali sul senso dell’arte; ho deciso di rispondere con questo testo caotico nella scansione filologica e temporale, dove tento di rinegoziare gli equilibri che relegano l’artista nella condizione (unica) di libero professionista impossibilitato a partecipare a dibattiti e convegni che riguardino il suo lavoro, un tentativo di aprire un cantiere che porti ad un altro sistema con gli artisti liberi di dibattere il senso del loro lavoro senza filtro di casta e nepotismi di sorta” (l'autore)


    Opinione
    Penso che sia interessante leggere questo libro di Domenico (Mimmo) Di Caterino, anche perché non credo che "le vie dell'arte" siano solo quelle indicate e "imposte" dal sistema mercantile, che hanno limitato, se non mortificato e "ammazzato" moralmente, soprattutto dalle soglie degli anni 80 fino ad oggi, la creatività nella libera ricerca artistica, di tante giovani promesse...penalizzando non pochi artisti, anche meno giovani, dei quali tanti validissimi, facendo della ricerca, una situazione sterile, e dell'Italia (nel nostro caso) una nazione non-competitiva, in quanto a nuove proposte di arte contemporanea, nei confronti di altri paesi...Se ci sei "esisti". Se non ci sei "non esisti", nel circuito abilmente e intelligentemente costruito in concertazione: mercanti; sponsor privati; collezionisti; riviste specializzate; musei; critici; curatori;...per ultimo...gli artisti.


    Un sistema che, oggi, nel vuoto evidente di valori che ne è scaturito (grazie anche a tutto un insieme di motivazioni consequenzialmente legate anche e soprattutto alla politica e all'economia, che hanno condizionato non poco, quest'ultimo trentennio, invece di metabolizzare, dopo i vari(e recenti) Festival dell'Arte tenuti a Faenza, in cui ci si auto-interrogava (evidentemente, senza porsi mai una risposta pertinente), cosa fa? si auto-celebra!

    L'altro sistema dell'arte? Buona lettura! Stiamo vivendo un momento di profondi cambiamenti (sperando in meglio), per una nuova avventura? si parla di "rivoluzioni". Approfittiamone...

    N.B. Leggendo questo libro di Domenico (Mimmo) Di caterino, non si firma nessun contratto, anzi ci si informa arricchendosi di un nuovo dibattitto, senza fare personalismi o essere "contro qualcuno". Un dibattito che tanto nuovo non è, soprattutto per Mimmo, che da anni sta battagliando sia nella realtà che in rete, in modo discutibile, sicuramente, ma serio, coerente e riflessivo, a volte in modo frontale e a volte in modo ironico e irriverente, suscitando non poche perplessità, nel provocare la suscettibilità di alcuni dei personaggi che fanno parte del sistema (di cui qualcuno, anche mio amico). Si vuole semplicemente dibattere, senza diffamare nessuno. L'importante è saper rispondere, non certamente ricorrendo alle querele. Questo non è un modo di porsi, in questo caso, di "contrapporsi", a un dissenso propositivo, senza ascoltare (Angelo Riviello)...


    Citazione
    Difficile stabilire la verità in questa epoca di menzogne: "Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare. Siate voci fuori dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Siate sempre in disaccordo perché il dissenso è un’arma. Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma. Forse non cambierete il mondo, ma avrete contribuito a inclinare il piano nella vostra direzione e avrete reso la vostra vita degna di essere raccontata. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai." (Bertrand Russell)

    1 commento:

    Spazio Utopia ha detto...

    Una volta erano gli artisti a decidere il loro destino, inseguendo una propria passione in un'avventura affascinante, con le loro esperienze, creando a volte nuovi corsi dell'arte, e spesso inconsciamente, coadiuvati anche da scrittori, musicisti, registi, attori, filosofi, poeti, a cui i critici, storici o teorici, si aggregavano poi, per capire, "per scrivere e ri-scrivere una storia". Tutto questo però, avveniva in luoghi ricchi di materiale umano e di fermento culturale, parlando dalla metà dell'800 in poi (le grandi città come Napoli, nel Regno delle Due Sicilie (con la Scuola di Posillipo), e poi a ruota, dalla seconda metà dell'800, fin verso la metà del 900, Parigi (iniziando con gli impressionisti), Londra, Mosca, Roma, dal dopoguerra per tutto l'arco degli anni 70, New York, ed oggi per alcuni versi Berlino e Amsterdam), per confrontarsi e discutere, per "litigare anche", per poi rientrare nei loro atelier, dove riflettere e lavorare...Questo avveniva una volta, quando certi luoghi esistevano nelle realtà di vari contesti politici e sociali.
    Oggi abbiamo internet, nella globalità, "un luogo non luogo", virtuale in tempo reale, che sta sostituendo il vivere reale nella quotidianità...Non ci si incontra più di persona, se non in siti e/o luoghi deputati, coatti e per brevi attimi (inaugurazioni, vernissage, opening, come dir si voglia, un bicchiere di vino alla slaute, forse una pizza e via)...e poi ognuno a casa propria, nel suo "rifugio", amgfolo computer. Non si comunica più, se non a distanza on line, senza quasi mai incontrarsi in molti casi (e a volte si) per le lunghe distanze geografiche...e adesso anche per nuovi sopraggiunti problemi di altra natura, legata alle privazioni che ogni giorno stanno martellando non pochi cittadini del ceto medio, tra i quali gli artisti come noi...(A.R.M.Spazio Utopia Contemporray Art)

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