| “ECCE ARTIST” 300 E Più AUTORITRATTI D’ARTISTA IN MOSTRA AL CENTRO SERVIZI DI BELLEZZA “FABBRICAIMMAGINE” DI ROMA. VERNISSAGE SABATO 10 NOVEMBRE 2012 ORE 19.00 (via dei tre pupazzi 5/A tel. 06 6868262 - 338 9665584) EVENTO PATROCINATO DA ROMA CAPITALE MUNICIPIO XVII
Partecipano allo show oltre trecento opere di artisti da tutto il mondo: ricerche artistiche più disparate, opere pittoriche, fotografiche, digitali e in poesia, provenienti dalle più diverse formazi...
oni.
Si spazia dall’iperrealismo alla digital art, dall’ipercontemporaneo al figurativo, alla grafica, alla street art, al pop surrealismo, al polimaterico…….
Presenti autori affermati, emergenti e neofiti sperimentatori che esprimeranno in un fittissimo dialogo il proprio pensiero attraverso il prodotto detto “arte”.
L’evento ha come unico scopo quello di promuovere l’arte e i protagonisti che la rappresentano.
L’autoritratto è il linguaggio più significativo che l’artista utilizza per interagire con lo spettatore, il quale è invitato a cogliere il senso e il significato della poetica dell' “essere “ artista.
Attraverso l’interpretazione del “se” gli autori estraggono le essenze più intime: espressioni inquiete o pacificate, corpi dissolti o irriverenti, volti sereni, percezioni allarmanti, tratti accennati, ritagli d’anima deposti in piccole opere di cm 20X20.
Tasselli di vita raccontati, recitati, sputati, in un percorso che coinvolge lo spettatore immergendolo in un micro-macrocosmo dove riflettere sulle tematiche essenziali dell’”essere umani” nella società contemporanea.
Intime necessità di comunicazione senza sottomissioni all’establishment dei circuiti artistici.
“ECCE ARTIST” di Michele La Porta
“Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso; e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima.” E' questo il tema della Mostra internazionale "ECCE ARTIST" - AUTORITRATTO D'ARTISTA, a cura di Mariagrazia Benvenuti e Alessandro Stacchi, organizzata da "FABBRICAIMMAGINE" con il patrocinio di Roma Capitale.
Soli 20x20 cm, un apparentemente confine o gabbia, per esprimere la sconfinata percezione di se stessi che, proprio di lineare e "regolare nelle forme", sembra non avere nulla. Una raccolta di opere di piccolo formato, eseguite con qualsiasi tecnica e materiale, digital, pittura, fotografia, collage aperto anche alla scrittura e alla poesia, che è sembrata una sfida.
I meccanismi psichici che si manifestano nelle dinamiche dell'autoritratto, partendo dal contrastante rapporto che abbiamo con la nostra immagine e la percezione che gli altri hanno di noi, diventano, quindi, la messa in scena di queste risultanti.
Elaborare un'immagine, un volto o una forma che siano espressione della nostra identità non è, però, un'impresa semplice.
Il senso di identità, infatti, non può prescindere anche dalla materializzazione della percezione interiore che è ben più complessa dello schema corporeo, suppur ne funga da inevitabile contenitore o "specchio".
L'autoritratto, collegando i modelli percettivi e analitici degli elementi interni ed esterni è, per l'artista, un mezzo per interrogarsi, scandagliarsi e celebrarsi.
E' l'espressione creativa della necessità di dare sostanza e visibilità alla pluralità delle proprie maschere ma anche un manifesto psicologico con il quale dare un corpo e una rappresentazione alle proprie ansie, insicurezze, lacerazioni, debolezze, consapevolezze, ricchezze e speranze.
Speranze, spesso, di ancorarsi alla Storia, dando a se stessi un senso di immortalità, rappresentando quel doppio che sopravviverà e resterà eterno.
"L’autoritratto in "piccola" mostra", di Alessandra Pontecorvo
Il “Call for Artist” della Mostra Internazionale di Opere di Piccolo Formato organizzata da Mariagrazia Benvenuti (ottobre 2012) in “FABBRICAIMMAGINE”, a Roma, ha come tema, quest’anno, “Ecce Artist”, autoritratto d’artista.
L’autoritratto è presente in tutte le fasi della storia dell’arte, come dimostrazione di bravura, come autocelebrazione, come volontà di lasciare testimonianza di sé da parte dell’artista (sia esso pittore, scultore o scrittore) . Può essere però più interessante ai nostri giorni prendere atto della rottura degli schemi tradizionali avvenuti nel clima pittorico antinaturalista del Novecento. Qui, gli autoritratti di Gauguin ed Ensor hanno aperto la via a mille auto-metamorfosi di volti e corpi. Sempre in questo filone si iscrivono gli esperimenti precubisti dì Picasso il quale, attribuendo alla sua figura i tratti grossolani di una maschera africana, si accosta al gusto primitivista degli artisti tedeschi del primo espressionismo.
Rimasto saldo in sella anche durante il ritorno del tradizionalismo, come ben indicano, in Italia, la serie degli autoritratti metafisici di de Chirico o, in Germania, il freddo realismo degli autoritratti nell'ambito della Nuova Oggettività, l’autoritratto si è fatto, invece, raro nei primi due decenni del secondo dopoguerra in quanto inadatto al gusto astratto e informale prevalente. E’ poi è tornato in uso con la pop art, l'iperrealismo, le varie correnti neofigurative di fine secolo, col contributo anche del diffondersi della fotografia come medium artistico (A, Warhol, Gilbert & George, J. Beuys). Ricordiamo a questo proposito – in una produzione artistica che diviene sempre più complessa sotto la spinta della immensa storia che la precede – il Triplo autoritratto di Rockwell (1960), che mostra sé stesso davanti a una tela intento a copiare il suo volto riflesso da uno specchio, sotto la tutela di autoritratti del passato, da Dùrer a Picasso, riprodotti nel quadro.
"Attraverso lo sguardo, metafora del suo potere creativo, l'auto-ritrattista acquisisce un triplice ruolo, in quanto è allo stesso tempo autore, soggetto e spettatore”, ha affermato Cristina Nuñez, fotografa spagnola che ha proposto l’autoritratto come metodo di auto-terapia. Non è difficile capire quanto questo sia vero. Ma, restando nel campo della produzione di opere d’arte, possiamo dire che ogni autoritratto, al di là dello sguardo sulla propria interiorità, è sempre una sorta di performance. Deve entrare in gioco l’intenzionalità: è assolutamente impossibile costruire la propria immagine in modo inconscio. Il nostro agire o recitare è funzionale a ciò vogliamo che gli altri vedano di noi, ma prima dobbiamo entrare in contatto con la molteplicità del nostro essere e decrittarla (e costruirla). Quindi, se l’autoritratto è performance non è detto che sia un’auto-confessione realistica. Può essere anche gioco: possiamo uscire da noi stessi, immaginarci diversi da quello che siamo, come ha fatto l’artista giapponese Tomolo Sawada con le sue quattrocento fototessere-autoritratto che rappresentano quattrocento donne diverse; oppure possiamo ricorrere allo pseudo-autoritratto ( Autoritratto come farabutto di J.M. Basquiat, 1982): un'irriconoscibile maschera primitivista cui l'autore ha attribuito uno status di autoritratto in quanto espressione del proprio sentimento e gusto creativo. Le opere pervenute a FABBRICAIMMAGINE in seguito al Call di quest'anno mostrano di iscriversi perfettamente nel solco tracciato dalla storia dell'arte: si va dal minimalismo realista ironico all'informale, dalle composizioni finto-collage a sofisticati autoscatti, da straordinari grafismi a gouasches e polimaterici. Veramente un concentrato, di eccellente livello, di quello che offre il panorama artistico mondiale.
Artisti:
Sonya Benskin Mesher, Alessandro Stacchi, Jan Theuninck, Riccardo Bonelli, Serena Rossi, Guroga, Armando Moreschi, Cotis Polyla, Federica Barcellona, David Mohallate, Ilham Laraki Omari, Mariano Bellarosa, Walter Festuccia, Davide Barbanera, Alessandra Pontecorvo, Pieter Zandvliet, Giovanni & Renata Strada, Lana Khavronenko, Elmadani Belmadani, Rita Mantuano, Marcello La Neve, Mariagrazia Benvenuti, Roberto Sscala, Soumicha Bachiri, Elena Sellerio, Karen Alekyan, Melita Olmeda, Vincenzo Cangiano, Sabela Bana, Laura Ccristin, Luciano Fabale, Maria Manuela Pochetti, Snappy & Madame Mailarta, Francesco Pessei, Mario Selloni, Boutaffah Mohamed Larbi, Michela Ciampanelli, Deianira Tolema, Marco Ceccarini, Paola Zucchello, Oxana Mahnac, Feofeo, Luigi Guarino, Claudio Parentela, Kommissar Hjules, Angela Caporaso, Marco Lay, Daniela Panebianco, Simona Rei, Michael Falzone, Rima Almozayyen, Deni, Daniel Daligand, Cinzia Mastropaolo, Valentine Mark Herman, Demetrios Koutarelis, Beatriz Albuquerque, Miriam Ravasio, Heike Sackmann, Jaromir Svozilik, John Jennings, Giuliano Cotellessa, Fabio Mariani, Michel Della Vedova, Jina Wallwork, Simon Warren, Pedro Bericat, Alberto Sordi, Ahmed Amine, Fabio Santi , Consuelo Giorgi , Alejandra Ramirez, Marino Festuccia, School Of Bristol, Mimi Shapiro, Dobrica Kamperelic, Cecilia Bossi, Gabriele Springer, Osvaldo Cibilis, Alexander Sanchez, Domenico Severino, Mohamed Erraad, Rosaria Di Donato, Valerie Ceravolo, Heloisa Sonaglio, Carla Colombo, Stefania Isabella Massoni, Susanna Ribuffo, Ivana Cabriolu, Helena Santos, Pal Csaba, Ryosuke Cohen, Diane Bertrand, Aristide 3108, Russel Manning, Andrè Pace, Katerina Nikolsou, Adriano Bonari, Adey 22, Maohuan Lazy Bunny, Ambassade D'Utopia, Anete Ulmane, Jiry Subrt, Wilhelm Schramm, Wolfang Gunther, Craig Clark, Alexander Limarev, Mete Sarabi, Akhmad Syafii Haraha, Prabu Perdana, Shahrul Sahee, Honoria, Dr. Jaspal "S", Guido Bondioli, Elisa Scaramuzzino, Francesca Rizzuto, Massimo Volponi, Assunta Mollo, Maria Rosaria Cozza, Alfredo Granata, Calogero Marrali, Marco Calignano, Ana Garcia , Gianfranco Presta, Imerio Rovelli, Alfonso Caccavale, LO BERG (Lorenzo Bergamaschi), Giacoma Lo Coco, Sharon Anderson, Mony Von Ruth, Herve Alexandre, Mimana Juventa, Zigendemonic, Dorian Ribas Marinho, Clemente Padin, Picasso Gaglione, Linda Risley, Daniela Nicolò, Connie Jean, Elisa Rescaldani, Teryl Euvremer, Patricia Eloy, Claudia Del Giudice, Rosy Imbrogno, Gianfranco Maletti, Milanka Bunard, Marie Laure Van Hissenhoven, Franco Sgamma, Stephanie Seymour, Chris Nix, Andrey Zignnatto, Luann Palazzo, Marco Antonio Scarelli, Debora Alanna, Pascale Hulin, Roy Green, Maurizia Cantarani, Andreja Gomiscek, Serse Luigetti, Vlado Vesselinov, Ella Sarkisyan, Loredana Cercelletti, Nicole Le Groumellec, Elisabetta Pedata, Elettra Vinelli, Eliana Prosperi, Concetta Russo, Maria Di Cosmo, El Achani Mauina, Stefania Verderosa, Elisabetta Ecca, HEWA (Giada Di Brisco), Maria Casalanguida, Desislava Anakieva, Rosa Gravino, Rovena Bocci, Marino Ficotto, Angelo Riviello, LO SUPER (Maria Huerta Arce), Zokhrouf Abdelilah, Keiichi Nakamura, Vattacharja Chandan, Claudia Ligorria, Elettra Ranno.
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email: mariagraziabenvenuti@gmail.com
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N.B. Informiamo che la mostra sarà visionabile da dieci giorni prima della data del vernissage esclusivamente per la stampa e per la critica su appuntamento al n. 338 9665584.
La location “FABBRICAIMMAGINE beautè avancèe” di Maurizio Gulinello e Mariagrazia Benvenuti è un centro benessere che si occupa di servizi di bellezza a tutto tondo, specializzato nella cura dei capelli, nella consulenza stilistica, in esclusivi trattamenti di alta cosmesi con check up medici e coiffeure d’avanguardia, è anche make up atelier e make up agency.
Periodicamente il centro offre ai suoi clienti la visione di interessanti e innovative mostre d’arte contemporanea curate dalla titolare stessa Mariagrazia Benvenuti (artista, curatrice, collezionista, estetista e make up artist specializzata in tecniche fisiomassoterapiche).
Ringraziando per la cortese attenzione ci auguriamo di averVi tra gli ospiti.
Saluti
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Manifesto |
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