domenica 17 ottobre 2021

Giovanni Rubino, l'artista della Memoria

 

Da Artribune

Morto a Milano l’artista Giovanni Rubino

                                                           

By Giulia Giaume

13 ottobre 2021


L’ARTISTA NAPOLETANO, CLASSE 1938, È VENUTO A MANCARE NELLA CITTÀ DOVE LAVORAVA E ABITAVA DA ANNI


È morto a Milano, dove viveva e lavorava, l’artista Giovanni Rubino, nato a Napoli nel 1938. Attivo dal ’65 come artista e pittore e dagli anni ’90 come videoartista e regista, aveva esposto in molti contesti internazionali con uno spiccato senso di vicinanza ai grandi temi sociali del suo tempo, manifestando con gesti e opere un attivismo tutt’altro che di maniera.













LA CARRIERA ARTISTICA IMPEGNATA DI RUBINO

Giovanni Rubino, nel corso della lunga carriera, ha sempre manifestato un preciso interesse nei confronti di grandi temi sociali. Nella seconda parte degli anni ’60 iniziò a lavorare a Reggio Emilia, partecipando ai fermenti culturali che animavano la città frequentando artisti e poeti come Corrado Costa, con il quale collaborò per numerosi anni realizzando performance e opere, ma anche Giulio Bizzarri e Rosanna Chiessi. Nel 1972 Rubino e Costa inscenano la performance MMORTEDISON a Mestre Cristo di Marghera per protestare contro l’inquinamento della zona industriale, installando con l’aiuto degli operai un manichino sulla croce con maschera anti gas. Quando nel 1993 esplose un’autobomba al PAC, Rubino diventò ogni giorno per un mese testimone della ricostruzione, da cui gemmarono delle opere figurative ed evocative in gouache. Disse: “Ho voluto fare qualcosa che contribuisse a sensibilizzare l’opinione pubblica. Sono sempre stato attento agli avvenimenti politici e subito ho voluto dare il mio contributo. Lavorando a torso nudo testimoniavo anche con il corpo alcune valenze della performance e davo maggiore senso all’azione. Attiravo lo sguardo della gente che passava lì ogni giorno. E’ stato toccante. Dare memoria a un fatto questo era importante per me. Non faccio Arte per l’Arte”. Nel 2005 l’iconico progetto FAREMEMORIA, copertura e riproduzione di lapidi partigiane e antifasciste delle vie di Milano, ricalcate, recuperate e trasformate con la tecnica del frottage per non fare sbiadire la memoria storica.

– Giulia Giaume





Dal Corriere della Sera – Cronaca di Milano

L’ADDIO

Morto a Milano Giovanni Rubino, l’artista della memoria collettiva

                                         

Nato a Napoli nel 1938, Giovanni Rubino era famoso per i suoi schizzi disegnati all’improvviso quando girava per le strade. Le sue opere più impegnate: dal Pac sfregiato dalle bombe alla guerra di Sarajevo





Di Redazione Milano

È morto a Milano, dove viveva e lavorava, l’artista Giovanni Rubino, nato a Napoli nel 1938. Artista completo, pittore, poi videoregista e regista, aveva esposto in molti contesti internazionali. Al centro, i temi sociali.

Pittore figurativo, Rubino era famoso per i suoi schizzi, disegnati all’improvviso, quando girava per le strade, estraendo dalle tasche un bloc-notes, o in occasione di certi eventi. Nel 1993, subito dopo la strage mafiosa al Pac di via Palestro a Milano, si era piazzato sulle macerie per un mese, disegnando ciò che gli suggerivano quelle immagini: «Ho voluto fare qualcosa che contribuisse a sensibilizzare l’opinione pubblica — raccontò — Sono sempre stato attento agli avvenimenti politici e subito ho voluto dare il mio contributo. Lavorando a torso nudo testimoniavo anche con il corpo alcune valenze della performance e davo maggiore senso all’azione». Nel 1995 aveva trascorso alcune settimane in Bosnia per raccontare, con i suoi disegni, la guerra da Sarajevo. Aveva anche disegnato due murales: uno all’Alfa Romeo di Arese, simboleggiava le lotte dei lavoratori: l’altro, a Gioiosa Ionica, rappresentava la lotta contro le mafie.

Negli ultimi anni continuava il suo lavoro all’insegna del motto «Fare memoria». Armato di scala e «attrezzi», saliva sui muri e applicava la tecnica del frottage, «sfregando» lapidi, soprattutto, di vittime del nazifascismo, e riportando i loro nomi e le loro vite su fogli. Famosi fotografi, da Ferdinando Scianna a Gianni Berengo Gardin, riprendevano in contemporanea la sua attività con le loro macchine fotografiche. Rubino aveva partecipato, nel ‘75, alla quadriennale di Roma, e, nel 2012, a una mostra collettiva a Palazzo Reale a Milano.

Il 10 ottobre, alla chiusura della mostra «L’eredità di Dante», a Fortunago, in provincia di Pavia, si è sentito male. Trasportato al policlinico San Matteo di Pavia, è deceduto lunedì 11 ottobre a 83 anni. I funerali, in forma civile, si terranno venerdì 15 ottobre, alle ore 14.30, nella Sala del commiato del cimitero di Lambrate.

14 ottobre 2021 | 16:23

Giovanni Rubino e Corrado Costa.
Crocefisso con maschera antigas.Mestre.1972







11 settembre 1973
il collettivo di porta ticinese realizza in piazza duomo
uno striscione per il Cile davanti ai manifestanti
in quella occasione Rubino formò il collettivo di porta ticinese
con Amadori, Crociani ,Ricatto , Bonomi....





Le 4 GIORNATE di NAPOLI
FAREMEMORIA a Scampia
frottage Giovanni Rubino
foto




















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