Da Artribune
Morto a Milano
l’artista Giovanni Rubino
13 ottobre 2021
L’ARTISTA NAPOLETANO, CLASSE 1938, È VENUTO A MANCARE NELLA CITTÀ DOVE LAVORAVA E ABITAVA DA ANNI
È morto a Milano, dove
viveva e lavorava, l’artista Giovanni
Rubino, nato a Napoli nel 1938. Attivo dal ’65 come artista e
pittore e dagli anni ’90 come videoartista e regista, aveva esposto in molti
contesti internazionali con uno spiccato senso di vicinanza ai grandi temi
sociali del suo tempo, manifestando con gesti e opere un attivismo tutt’altro
che di maniera.
Giovanni
Rubino, nel corso della lunga carriera, ha sempre manifestato un preciso
interesse nei confronti di grandi temi sociali. Nella seconda parte degli anni
’60 iniziò a lavorare a Reggio Emilia, partecipando ai fermenti culturali che
animavano la città frequentando artisti e poeti come Corrado Costa,
con il quale collaborò per numerosi anni realizzando performance e opere, ma
anche Giulio Bizzarri e Rosanna Chiessi. Nel 1972 Rubino e
Costa inscenano la performance MMORTEDISON a Mestre Cristo di Marghera per
protestare contro l’inquinamento della zona industriale, installando con
l’aiuto degli operai un manichino sulla croce con maschera anti gas. Quando nel
1993 esplose un’autobomba al PAC, Rubino diventò ogni giorno per un mese
testimone della ricostruzione, da cui gemmarono delle opere figurative ed
evocative in gouache. Disse: “Ho voluto
fare qualcosa che contribuisse a sensibilizzare l’opinione pubblica. Sono
sempre stato attento agli avvenimenti politici e subito ho voluto dare il mio
contributo. Lavorando a torso nudo testimoniavo anche con il corpo alcune
valenze della performance e davo maggiore senso all’azione. Attiravo lo sguardo
della gente che passava lì ogni giorno. E’ stato toccante. Dare memoria a un
fatto questo era importante per me. Non faccio Arte per l’Arte”. Nel
2005 l’iconico progetto FAREMEMORIA, copertur
– Giulia Giaume
Dal Corriere della Sera –
Cronaca di Milano
L’ADDIO
Morto a Milano Giovanni Rubino, l’artista della memoria collettiva
Nato a Napoli nel 1938, Giovanni Rubino era
famoso per i suoi schizzi disegnati all’improvviso quando girava per le strade.
Le sue opere più impegnate: dal Pac sfregiato dalle bombe alla guerra di
Sarajevo
Di Redazione Milano
È morto a Milano, dove viveva e
lavorava, l’artista Giovanni Rubino, nato a Napoli
nel 1938. Artista completo, pittore, poi videoregista e regista,
aveva esposto in molti contesti internazionali. Al
centro, i temi sociali.
Pittore figurativo, Rubino era famoso per i suoi schizzi, disegnati all’improvviso,
quando girava per le strade, estraendo dalle tasche un bloc-notes, o in
occasione di certi eventi. Nel 1993, subito dopo la strage
mafiosa al Pac di via Palestro a Milano, si era piazzato sulle
macerie per un mese, disegnando ciò che gli suggerivano quelle immagini: «Ho voluto fare qualcosa che contribuisse a sensibilizzare
l’opinione pubblica — raccontò — Sono sempre stato attento agli
avvenimenti politici e subito ho voluto dare il mio contributo. Lavorando a
torso nudo testimoniavo anche con il corpo alcune valenze della performance e
davo maggiore senso all’azione». Nel 1995 aveva trascorso
alcune settimane in Bosnia per raccontare, con i suoi disegni, la
guerra da Sarajevo. Aveva anche disegnato due murales: uno all’Alfa Romeo di
Arese, simboleggiava le lotte dei lavoratori: l’altro, a Gioiosa Ionica,
rappresentava la lotta contro le mafie.
Negli ultimi anni continuava il suo lavoro
all’insegna del motto «Fare memoria». Armato di scala e «attrezzi»,
saliva sui muri e applicava la tecnica del frottage, «sfregando» lapidi,
soprattutto, di vittime del nazifascismo, e riportando i loro nomi e le loro
vite su fogli. Famosi fotografi, da Ferdinando Scianna a Gianni Berengo Gardin,
riprendevano in contemporanea la sua attività con le loro macchine fotografiche.
Rubino aveva partecipato, nel ‘75, alla quadriennale di Roma, e, nel 2012, a
una mostra collettiva a Palazzo Reale a Milano.
Il 10 ottobre, alla chiusura della
mostra «L’eredità di Dante», a Fortunago, in provincia di Pavia, si è sentito
male. Trasportato al policlinico San Matteo di Pavia, è deceduto lunedì 11
ottobre a 83 anni. I funerali, in forma civile, si
terranno venerdì 15 ottobre, alle ore 14.30, nella Sala del commiato
del cimitero di Lambrate.
14 ottobre 2021 | 16:23
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