Fuoco a San Bartolomeo, dove compì il noviziato Giordano Bruno nel 1572, dove furono internati gli ebrei nel 1943, e dove nel 1985 (fino al 1994), nell'ex convento abbandonato dei frati domenicani, cinque anni dopo il terremoto, hanno soggiornato per la prima volta, artisti venuti da ogni parte d'Italia, fraternizzando con gli abitanti del quartiere, aderendo al Progetto Chiena (nella città dell'acqua e del fuoco), per un'arte a 360°, in dissidenza nei confronti della Transavanguardia (con il consequenziale mostrismo di pittura tout court), e degli altri movimenti coatti, dediti al decorativismo, degli anni 80, che predicavano il ritorno all'ordine, per la gioia dei mercanti.
