Portiamo la luce e il calore del sole nei paesi dove si fa desiderare
E anche qui altra meraviglia funzionale. In Italia:
Viganella, dove il sole è riflesso
nello specchio
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Da Wikipedia
"Il centro di Viganella nel Verbano Cusio-Ossola, ospita la parrocchiale della Natività di Maria Vergine, del XVI secolo, ed alcuni antichi edifici di interessante architettura. In tutto il territorio comunale si trovano poi numerose cappelle ed alcuni oratori, tra i quali spiccano i seicenteschi edifici di San Domenico e San Giulio.
A partire dal 17 dicembre 2006 il piccolo centro ha conosciuto grande fama per l'installazione nelle sue vicinanze di un grande specchio (di metri 8x5), destinato ad illuminarlo, dato che, dall'11 novembre al 2 febbraio di ogni anno, il paese si trova completamente in assenza di sole a causa della montagna prospiciente. La costruzione dello specchio è costata circa 100.000 euro. Alla fine del 2015 il sistema fu disattivato a causa della mancanza di manutenzione. A novembre del 2016, tuttavia, lo specchio è stato riparato ed è tornato in funzione"..
Ci sono altri paesi di mia conoscenza (e altri ancora ce ne saranno in Italia), dove il sole è latitante, e di un tratto, all'improvviso, tutto diventa grigio, e dalle ore 16:30 (almeno nel centro storico della mia città, mentre a valle, e nelle zone alte, fa notte alle 17), arriva quel grigio freddo e umido che ti accompagna, con un velo di malinconia, fino alla precoce notte: Postiglione (SA) dove i raggi del sole, pare che sorgano alle 10 del mattino, e in piena estate, tramonta alle ore 19 di sera, senza tregua; Sicignano degli Alburni (SA), esposto completamente a nord, nascosto dietro la grande e bellissima muraglia dei Monti Alburni, da "somigliare a una nave capovolta" (come definita da Rino Mele in un suo testo poetico); la Città di Campagna (SA), la mia città di nascita, ubicata in una gola dei misteriosi e leggendari Monti Picentini (luogo ideale di rifugio del brigantaggio locale contro i piemontesi dell'Unità d'Italia), dove l'alba arriva dall'alto delle montagne, e dove il sole in pieno inverno (dalla metà di novembre, agli inizi di febbraio), sorge tra le ore 8:30 e le 9 (a secondo i quartieri alti e bassi, nel centro storico), e tramonta (sempre dietro le montagne) tra le ore 13 e le 13:30. Una città che si specchia in se stessa, definita dal sottoscritto, per un suo progetto "Città Invisibile”, nel senso che la si vede solo arrivando alle sue porte, entrandoci dentro a poco alla volta...Una caratteristica? la sua pianta naturale è a forma di vulva, e il suo motto è "Civium Amor". Quando fu elevata a rango di città, e prima che venisse istituita a sede vescovile nel 1525, da papa Clemente VII, su detta pianta naturale (a forma di vulva) la Civitas fu ridisegnata nell'urbanistica, tra il 1518 e il 1520, da un grande e ispirato Giulio Romano (allievo e collaboratore ai tempi, di Raffaello, nelle Stanze Vaticane), ed è da anni, dall’ultimo rientro da Milano del 2004, che parlandone con gli amici e conterranei, propongo uno specchio per avere più sole nel centro storico, avvolto, tra l'altro, nell'umidità di due fiumi che l'attraversano, il Tenza e l’Atri. L’ultima volta che ne ho parlato, è stato circa un mese fa, con un amico geometra. Purtroppo, la classe politica amministrativa, guidata da sindaci generalmente, diplomati, e anche laureati (dei quali alcuni abitando a valle, come gli ultimi due, che nella "Obscura et Orrida Valle", come definita dal vescovo-architetto e filosofo Juan Caramuel y Lobkowitz, non hanno mai sentito il problema dell'oscurità anticipata, o forse non si rendono conto, come i cittadini che ci abitano) non si è mai dimostrata all'altezza di ascoltare voci "visionarie" (di cui si parla nel mondo dell’arte), e si sa gli artisti "visionari", in assenza di sindaci illuminati, "visionari" e "sognatori" anch'essi, non hanno la possibilità concreta di realizzare economicamente certi progetti, anche con i dovuti permessi.
Mi ha dato gioia, sapere che a Viganella nel Verbano, nel 2006, con
circa 100 mila euro, ci siano riusciti, grazie a un sindaco sognatore
(ferroviere) Franco Midali, con
l'aiuto di un amico architetto Giacomo
Bonzani...come raccontato da Silvia
Camporesi. su Artribune del 20 gennaio, 2021. A loro va tutta la mia
ammirazione, e di tutti quei pochi amici e conterranei “visionari”, che vivono circondati dalle montagne, tra cui Sant'Elmo, dove il sole va via alle ore 13, ancora
continuano a sognare.
Da Artribune
Viganella, il paese dove il sole si riflette in uno specchio
VIGANELLA, IL SOLE, LO SPECCHIO
Lo scorso anno con un paio di amici sono partita alla volta della valle Antrona (il nome non è affatto casuale), era fine gennaio, la
settimana prima che il sole tornasse a splendere in paese. Quando siamo
arrivati il sole riflesso era lì, faceva brillare le pietre della piazza di
Viganella e gli occhi di un gatto grigio. Un signore ci ha chiesto da dove
venivamo ed è andato a chiamare Midali. L’ex sindaco ci ha accolto con raro
entusiasmo, raccontandoci ogni dettaglio dell’impresa, mostrandoci gli articoli
dei giornali, i bozzetti del progetto, rispondendo alle nostre domande.
C’è un fascio di luce che illumina il portale
della chiesa, noto uno strano specchietto rotondo preso da un vecchio motorino,
attaccato in cima all’edificio, ne chiedo il significato. Midali va a prendere
le chiavi della chiesa e ci mostra il miracolo del miracolo, un incastro di
riflessi che conduce al centro dell’altare: il sole si riflette nello specchio,
il sole riflesso si riflette sullo specchietto posto sopra alla chiesa, il
riflesso del riflesso arriva sull’altare dove giace il crocifisso e si posa sul
costato insanguinato del Cristo. Midali ha quasi le lacrime agli occhi quando
ci fa vedere queste scatole cinesi di rimbalzi luminosi e io penso che nemmeno Olafur Eliasson avrebbe potuto creare qualcosa di così
poetico.