lunedì 1 febbraio 2021

Progetto "Jumble"


Premessa, da
Arteprima Progetti:
Noi non amiamo la street art (o i murales), è una effimera e modaiola maniera (in ogni senso) di sporcare i muri pubblici con l'ego di pseudoartisti che non hanno nessuna empatia con le persone che vivono in quei luoghi. A Tor Marancia, ad esempio, hanno rovinato un impianto architettonico meraviglioso per far posto a delle immagini invadenti e fuori luogo, in ogni senso, invece di insegnare la bellezza e l'accoglienza delle architetture popolari romane.
Noi amiamo la street culture, che è ben altra cosa, per esempio Banksy, Chris Johanson, Keith Haring, Raymond Pettibon, ecc., oppure l'arte pubblica, ambientale e partecipativa che noi stessi come Arteprima Progetti ideiamo, progettiamo e realizziamo, aumentando concretamente il potere immaginifico e le opportunità di crescita culturale ed economica delle aree e delle persone che ci vivono, o combattendo il degrado con i fatti, senza indorare le gabbie come fanno i graffitisti.
Questo progetto ibrido che vi segnaliamo da exibart del 27 gennaio 2021, è stupendo, coerente con la natura e le identità dei luoghi e intelligente come pochi. Bravissimi, davvero un'operAzione intelligentissima.

di 

A Grotte (AG) l'arte torna a rioccupare lo spazio pubblico, dando nuova luce a quartieri oscuri e nuova voce all'essere umano rimasto di spalle durante l'anno più difficile della storia contemporanea
Da uno stralcio: "...La scelta di investire sull’arte pubblica è dovuta alla consapevolezza che l’arte possa essere una nuova linfa e una boccata d’aria fresca per tutta la comunità, soprattutto per quelle zone del paese in cui il degrado e l’indifferenza spesso prendono il sopravvento...". 
https://www.exibart.com/arte-contemporanea/glue-porn-un-progetto-di-confine-per-ritrovare-bellezza/?fbclid=IwAR0kaLaVLZ5mejFqwu3lsXuJx3fXBJssywoPHj5t1II__97kjUJurreub-Y






In queste premesse, con le quali ci troviamo totalmente d'accordo, dove a prevalere è l'idea, la cultura, e non la bravura tecnica di un qualsiasi pittore-graffitista, pare che il nostro progetto (Jumble, con questa "nuova tecnica-non tecnica", estremamete semplice, come l'uovo di Colombo, e alla portata di chiunque abbia dimestichezza con il disegno e un pò di fantasia), sia pertinente, e perfettamente in tema con gli abitanti di un quartiere, con la natura e la storia di un luogo, che si perde nei secoli, e di un "non-luogo" di un parcheggio multipiano incustodito e abbandonato, al degrado e all'indifferenza, per fortuna bene illuminato con grandi fasci di luce, in questo caso, di Campagna-SA (la "città invisibile", dal latino "Civitas Campaniae") - 

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Progetto  "Jumble"

Street Art o Street Culture (Arte Pubblica, Arte Urbana, Arte Ambientale), a costo zero: a firma "Jumble" - "Operazione Hitchcok – Ritratti in sito" (ovvero i "folletti" di "Porta Fezza" (come li ha definiti il prof. Rino Mele) tra le ombre reali che giocano con le ombre dei ritratti in sito, e altre ombre diurne e notturne,  tra  le ombre riflesse quando piove, e le ombre proiettate su tutte le superfici, nelle splendide giornate di sole, di chi ci abita, di chi ci è nato, di chi ci lavora, di chi frequenta abitualmente l'antico quartiere di Zappino della Civitas (Campagna), di chi ha un rapporto particolare con la nostra città, e di chi casualmente, viene in visita,. o per motivi turistici, o a trovare amici e parenti, anche per tanti altri svariati motivi, come rendersi “invisibile” nella “città invisibile”,  parcheggia la sua auto in detto luogo, e sparisce..

Il gruppo "Jumble" (A.R.M. Ass. G.Bruno 2017 - Utopia C. A.), nei suoi blitz notturni, aumenta gradualmente di numero, nella sua eterogeneità dei componenti in espansione (in attesa, del cinquecentenario del titolo di città a Campagna, durante e dopo: 1518-2018, per iniziare a realizzarsi). Un "work in progress" che sta avendo i suoi natali, in un "luogo-non-luogo" posto ai margini, di un antico quartiere della nostra città (il secondo sorto nell’anno mille), iniziando dal nuovo parcheggio multipiano "Atri-Zappino”, dirimpettaio dei "briganti", con la loro grotta-rifugio, inaugurato nel mese di febbraio del corrente anno (2017), a ridosso di Sant'Elmo. Complici? le "LUCI e OMBRE" di un centro storico in attesa del proprio destino...

N.B. Ricordiamo che Jumble è dovunque e in nessun luogo. A differenza dei Beatles ("scarafaggi") che erano solo quattro meravigliosi musicisti di Liverpool, che hanno incantato, con la loro musica universale,  intere generazioni, Jumble ("accozzaglia", "minestrone", o anche "marmellata"), "sono uno, nessuno e centomila" (per dirla con Pirandello).

Tutti gli artisti di questo mondo, che si riconoscono, possono essere "Jumble"...e riprodurre dovunque le loro idee...con la complicità dei luoghi da contestualizzare, con le loro  luci e le loro ombre, le loro storie e le loro leggende, con l'adesione della gente che vive o lavora in certi quartieri, o centri urbani. Il plagio, sul modo di eseguire le immagini (una volta acquisito), non esiste, se a firmare è "Jumble"...Gli artisti (certi "artisti" autoctoni") che aderendo, e sentendosi dei “geni”, ponendosi sullo stesso piano (o addirittura un gradino più alto) dei grandi maestri del passato, come Caravaggio, Picasso, lo stesso Van Gogh, ma anche quelli del presente, come Bleck Le Rat, Banksy, Chris Johanson, il compianto Keith Haring, ecc., ecc., vorrebbero fare sempre le "prime donne", restassero a casa, perché se non si firmano con detto nome, adeguandosi alla filosofia del gruppo, e si calano con umiltà nella storia del luogo e dei suoi abitanti (se ne sono capaci), commettono un plagio, rivelandosi alla fine, solo dei ridicoli e mediocri ("falsi, copioni e mariuoli")…













https://www.facebook.com/Cantinella-Casa-Utopia-sul-fiume-450278778407396










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