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Matera Alberga. Il viandante e l’arte contemporanea
Matera Alberga è appena iniziata, ai tempi della Capitale della Cultura Europea, 2019
La Fonte del Tempo di Dario Carmentano, per noi di Utopia, abituati al recupero, alla salvaguardia e alla trasformazione in opera d'arte delle tradizioni più umili e dimenticate, o andate in disuso,, della nostra cultura identitaria, che si perde nei secoli, come l'evento fluviale della "Chiena" di Campagna (SA), nella deviazione delle acque di un fiume nel centro storico (1985/1994), fra tutte e sei le opere, forse, è quella che più rappresenta, in questo progetto di "Matera Alberga" 2019, una cultura sommersa materana, in cui l'artista, ha sintetizzato l'elemento acqua e storia del luogo (a noi cari), che emerge poeticamente, dall'unica sorgente-cisterna, esistente nei Sassi, detta della Madonna dell'Idris, riportandola alla luce, con una rimodulazione fortemente creativa, minimale, mistica, e al tempo stesso gioiosa e ironica, universalizzandola, nella sua "acquisizione del tempo", come dice con estrema semplicità lo stesso autore, nella sua presentazione nel docu-video. Per noi, la meno appariscente, ma la più sostanziosa, ricca di contenuti, e di fascino, di uno spaccato storico-religioso popolare, che prepotentemente emerge in tutta la sua lentezza dal passato, nell'impatto con un presente frenetico che scorre via velocemente, trasformandosi in opera d'arte: il miracolo dell'acqua...a goccia a goccia,...il miracolo dell'arte, che coinvolge un pubblico, di cittadini materani e dei tanti cittadini viandanti, in visita a Matera. Il miracolo di un'Arte Pubblica (Public Art).
Sarà, anche perchè, ci riporta, come esperienza di Arte Pubblica, e come accennato precedentemenmte, al nostro tema dell'ACQUA (e "Storia del Luogo" della Città dell'acqua e del fuoco), elemento vitale per l'umanità, scaturito nel 1982, dal recupero di un'identità e memoria, in un'idea progettuale innovativa, per una "Rassegna Art Festival", annuale, per attirare l'attenzione sulla "Città Invisibile", immediatamente dopo il terremoto del 23 novembre 1980, in cui invitare in una residenza della durata di un mese, artisti di ogni nazionalità. Una residenza, come in effetti si iniziò a fare dal 1985, in pieno boom del "ritorno all'ordine" con un decorativismo tout court, nella più assoluta avanguardia, senza precedenti, con la sola forza della passione, con pochi contributi e tanta creatività, in un concerto di solisti, uno diverso dall'altro, che suonavano in coro, per circa un decennio, con una ripresa dal 2005 al 2015 (un altro decennio), attraverso i più svariati linguaggi artistici conteporanei, dai laboratori site specific, di pittura, alla scultura, fotografia, performance, ambientazioni sonore, e installazioni, e Dario Carmentano, è stato a Campagna, nell'edizione del 2006, ospite invitato, su segnalazione di un altro grande artista (Arcangelo Moles), lasciando, dopo un lavboratorio, una sua installazione mobile nel fiume: la famosa "Zattera", in concomitanza del "Pesce Lupo" dell'artista svizzero Peter Fraefel.
(A.R.M. gennaio 2021)
Dimore dell’Idris - La Fonte del Tempo di Dario Carmentano
nell'apprezzamento del critico d'arte, prof. Massimo Bignardi,
dell'Università di Siena, direttore artistico del "FRAC Museum" di Baronissi (SA)
SEI ALBERGHI, SEI GRANDI ARTISTI, I SASSI DI MATERA. SONO QUESTI GLI INGREDIENTI DI UN PROGETTO, MATERA ALBERGA, CHE REINTERPRETA I VALORI CARDINALI DELLA CITTÀ: ACCOGLIENZA, INCONTRO E CONVIVENZA.
A cura di Francesco Cascino con la collaborazione di Christian Caliandro (storico dell'arte), Matera Alberga si svolge negli hotel che hanno recuperato il concetto degli antichi Vicinati.
IL TOUR
Il percorso parte dall’Hotel del Campo, l’unica struttura che non si trova nei Sassi e che funziona come una sorta di stargate, di porta d’apertura, andandosi poi a dipanare nel centro storico e costruendo una mappa virtuale attraverso l’esperienza dell’arte. Ogni albergo ospita infatti una installazione di un artista; tutti i lavori sono fruibili sia dagli ospiti che dai viaggiatori temporanei, così come dai cittadini che si riappropriano, grazie a esse, di antichi luoghi della memoria.
Il lavoro di Giuseppe Stampone (Double Face/Welcome to Matera) si colloca nell’Hotel del Campo, Rapporti di Filippo Riniolo è presso la Locanda di San Martino, Idra – Istituto di Ricerca Anime di Alfredo Pirri si trova nelle cisterne di Corte San Pietro, The Eternal Ear è l’opera sonora di Georgina Starr nella sala delle colazioni di Sextantio-Le Grotte della Civita; alle Dimore dell’Idris si trova invece La Fonte del Tempo di Dario Carmentano; infine si può esperire Motherless Child di Salvatore Arancio da Casa Diva.
LE PAROLE DEL CURATORE
“Lavorando con sei artisti diversi (che speriamo diventino presto di più, perché altri alberghi hanno aderito ma stiamo aspettando sponsor e partner di questa bella operazione) che non hanno mai lavorato insieme, il curatore è l’unico trait d’union”, ha commentato Francesco Cascino, “l’unico che può cercare di portare gli artisti nella stessa direzione concettuale e culturale senza mai, neanche per un momento, pilotarne forzatamente le visioni, le idee, le soluzioni”. Con quali esiti? “Oggi possiamo dire che le installazioni permanenti di Matera Alberga parlano tutte dello stesso tema con linguaggi e media diversi, e questo non solo è una gioia immensa ma soprattutto il risultato di un grande lavoro di gruppo, di ascolto, di riflessione, comprensione, accoglienza e incontro”.
Locanda di San Martino - Rapporti di Filippo Riniolo
A SCUOLA D’ARTE CONTEMPORANEA
Matera Alberga è un progetto di Matera 2019 realizzato in partnership con CAM – Consorzio Albergatori Materani e con il sostegno della Fondazione Carical, ed è arricchito da due programmi di formazione partecipativi: gli Art Thinking e gli Art Walking, a cura di Francesco Cascino insieme all’artista Dario Carmentano. Gli incontri proseguiranno da maggio a dicembre, dando vita inoltre a una serie di momenti pensati appositamente per gli studenti delle scuole superiori e per i bambini delle scuole medie.
“Matera Alberga”, spiega Rossella Tarantino, manager di Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019, “è uno dei progetti del nostro programma culturale che, coerentemente con il dossier di candidatura, punta a sviluppare un nuovo paradigma della percezione del contesto storico e architettonico e una nuova relazione con gli ambienti che ci circondano, attraverso l’arte contemporanea. È una nuova narrazione di Matera 2019 che prova ad andare oltre gli stereotipi”..
Marco Enrico Giacomelli
Francesco Cascino fa da visita guidata con il lavoro di
Giuseppe Stampone (Double Face/Welcome to Matera) nell’Hotel del Campo
Motherless Child di Salvatore Arancio - Casa Diva.
A Matera ci sono cose che non esistono al mondo. Non stiamo parlando di inutili fiction, naturalmente, né di altri dispositivi che aumentino il senso di esclusione delle provincie dall’impero. Parliamo di una Fonte del Tempo, per esempio, che guarisce dalle ferite della distruzione di massa e non si trova da nessun’altra parte se non alle Dimore dell’Idris. Parliamo dell’Istituto Di Ricerca Anime (IDRA) che guarisce i vuoti interiori e che potete sperimentare solo a Corte San Pietro.
Insomma arte accogliente e comprensiva che ieri decine di viandanti italiani, inglesi, greci e tedeschi, insieme a molti materani, hanno visitato e vissuto con noi durante il nostro Art Walking mensile.
Pensate: c’è gente da tutto il mondo e dalle periferie che ha capito come nutrire intelligenza emotiva, sguardo laterale e senso critico, e c’è gente che dà il suo contributo all’evoluzione davanti alla TV. Ognuno ha i suoi canali. Poi si lamentano del degrado. In effetti il vero colpevole del declino occidentale, cioè lo spettacolo, ha stravinto. Quelli come noi faticano ogni mese per far quadrare i conti ma non rinunciano alla coscienza collettiva e neanche alla qualità culturale che sposta in avanti le sinapsi. Chi invece vive del proprio orticello si illude di essere felice ma non sa riconoscere il disagio della vera solitudine: quello della moltitudine. C’è qualcosa che non gira ma non sanno cosa. Noi sì. Noi siamo sempre in ottima compagnia.
Grazie
Francesco Cascino
23 settembre 2019
P.S. Siamo in attesa, che gli artisti (e noi aggiungiamo, intergenerazionali, giovani, meno giovani e maestri, di tutti i linguaggi espressivi) diventino presto di più (come promesso dal curatiore), perché altri alberghi hanno aderito e si aspettano sponsor e partner di questa bellissima operazione.
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