Anche Irene Papas ci ha lasciato, a distanza di un giorno da Jean-Luc Godard. Il mondo della cultura, dell'arte e del cinema (quello vero), piange.
Un ricordo di Alfredo Iuliano del 1995, da un post di fb..
È morta Irene Papas,il mio amor perduto.Avevo 12 anni quando la vidi la prima volta nel film "I Cannoni di Navarone". Il suo viso ,il suo sorriso mi turbarono parecchio. Ma, a farmi innamorare definitivamente fu la sua magistrale interpretazione nell'Ulisse televisivo di Franco Rossi, quel viso triste e malinconico di Penelope, prigioniera dei Proci, nella vana speranza di un ritorno di Ulisse, mi stregarono perdutamente.
Non ho mai perso un film o una commedia di questa divinità greca. Ho avuto la fortuna di trovarmi a New York, nel 1995 ,proprio mentre a Broadway replicavano le "Troiane" di Euripide. Ci andai di corsa, nonostante l'inglese sia per me una lingua astrusa. Ho aspettato l'una di notte per poterla incontrare all'uscita del teatro e stringerle la mano. Le dissi che Anna Magnani aveva trovato la sua erede naturale. Rimase piacevolmente sorpresa, confidandomi che la Magnani l'aveva voluta per la riproposizione in teatro di "Roma Città Aperta" di Rossellini.
La rivedo spesso la mia Irene su un DVD : "Cristo si è Fermato a Eboli", meravigliosa badante di Volonte'. Con Irene Papas se ne vanno pure i ricordi delle nostre rapite masturbazioni. Noi non avevamo lo smart, tanto meno le visioni delle prorompenti pornostar odierne. Un sorriso e un paio di calze nere ci mandavano in estasi.
Sotto la Papas e Anna Magnani.
Nessun commento:
Posta un commento