mercoledì 21 ottobre 2020

Morta Lea Vergine, un giorno dopo il marito Enzo Mari

 

Morta Lea Vergine, un giorno dopo il marito Enzo Mari

Curatrice e critica d'arte, aveva 82 anni



Lea Vergine, con Luciano Ing-Pin, che fu il primo in Italia, negli anni 70,
 in quella Milano ricca di fermenti artistici e culturali, a far conoscere
 nel suo spazio di via Pontaccio,  Gina Pane la regina, tra le 
grandi protagoniste della"Body Art" internazionale, insieme a Carolee Schneeman, 
 e la stessa Marina Abramovic (di 7 anni più giovane), venuta dopo,  

Il Corpo come linguaggio - La "Body Art' e storie simili - 
Giampaolo Prearo Editore,  Milano, 1974

(ANSA) - MILANO, 20 OTT - È morta all'età di 82 anni, solo un giorno dopo il marito, il grande designer Enzo Mari, Lea Vergine, curatrice e critica d'arte. Secondo quanto si è appreso, i due erano ricoverati nello stesso ospedale e sarebbero morti (si dice) per le conseguenze del coronavirus. Lea Vergine era nata a Napoli nel 1938 con il nome di Lea Buoncristiano e si era trasferita a Milano negli anni '70. Era ritenuta una delle figure più importanti nella critica artistica contemporanea in Italia ed ha scritto sui maggiori quotidiani e settimanali. La sua ultima pubblicazione è stata "L'arte non è faccenda di persone perbene". Conversazione con Chiara Gatti, edito da Rizzoli nel 2016. (ANSA).


Gian Ruggero Manzoni (dalla sua pagina di fb)

"Ieri, ahinoi, è venuta a mancare una donna che molto ho amato e con cui, spesso, ho avuto modo di intrattenermi, la critica d'arte LEA VERGINE. Lea è morta all’età di 82 anni, il giorno dopo la scomparsa del compagno di una vita, il designer Enzo Mari. Secondo quanto hanno riportato i bollettini medici, il decesso è avvenuto al San Raffaele di Milano per complicazioni legate al Covid, a seguito del quale anche Mari è scomparso il 19 scorso. Lea era nata a Napoli nel 1938. Il suo vero nome era Lea Buoncristiano. Figura di spicco dell’arte degli ultimi cinquant’anni, nel corso della sua carriera ha studiato i nuovi linguaggi visivi, analizzando la nascita e l'evoluzione della body art. È ricordata anche per il rilievo dato con il suo lavoro alla funzione delle donne nei fenomeni artistici della prima metà del XX secolo, così che il suo è stato un contributo fondamentale sia nell'approccio critico sia nella rivalutazione dell'opera artistica femminile. Legata a figure oggi inarrivabili come quelle di Gillo Dorfles, Arturo Schwartz, Vanni Scheiwiller, Pierre Restany e ad altri (veri) grandi dell'arte italiana e internazionale, fu un'attenta studiosa anche dell'opera di Piero Manzoni, di Gina Pane, di Yves Klein e dei protagonisti delle neoavanguardie anni '50, '60 e '70. Stupenda, oserei da film, la storia d'amore che la legò a Enzo Mari che Lea ha seguito anche in morte. UN GRANDE BACIO A TE, LEA"

Angelo Riviello (dalla sua pagina di fb.)

"Il mondo dell'arte, il giorno dopo la morte di Enzo Mari (grande designer italiano) piange Lea Vergine (sua moglie, curatrice, storica e critica d'arte), nello stesso Ospedale San Raffaele di Milano, dove erano ricoverati. 

Indimenticabile il suo libro "Il Corpo come linguaggio - La "Body Art' e storie simili" - Giampaolo Prearo Editore, 1974", un pilastro della storia dell'arte moderna e contemporanea, che affondava le proprie radici (per me) nel "Teatro della Crudeltà" di Antonin Artaud, in quel 900 delle Avanguardie Storiche, fino a salire agli anni 50, 60 e 70.

Durante il soggiorno milanese, il mio rammarico è di non averla mai conosciuta di persona, pur essendo amica di cari amici. Peccato, anche perché in quel periodo, dividendomi, tra Milano e Salerno, lavorando sul progetto "Identità e Memoria", realizzavo anche brevi "filmati estremi", a metà strada, tra la "poesia e la provocazione" (1975/77), che niente avevano a che fare con la body. Due di questi filmati (il Sciumare e il Maiale), furono proiettati per la prima volta (in modo informale, tra amici, a porte chiuse) la sera dopo della mia prima alla "Taide Spazio Per di Salerno", di Pietro Lista e Cristina Di Geronimo, nel 1978. L''unica similitudine, forse, era rappresentata dalle immagini di una realtà "nuda e cruda", di un mondo contadino in via di estinzione. Per il resto, tutta un' altra storia. Conoscevo la sua militanza critica e di studiosa, attraverso i suoi scritti. Grazie a lei, che ho conosciuto una infinità di donne artiste che militavano nella ricerca artistica contemporanea, anche più estrema, che ho subito amato, come nel linguaggio del corpo, con la performace, tra cui in quel contesto storico, una grande Gina Pane (considerata la vera madre della performance, artistica, con Carolee Scheenemanscomparsa giovanissima, per cui occorrerebbe un capitolo a parte,)...ritrovata anni dopo (2010) davanti all'Accademia di Belle Arti di Le Mans, dove insegnò fino al 1990, anno della sua dipartita, in occasione dela "Chiena" creativa ospite alla "Ghost Art Gallery", con LuLu LoLo, che raccoglieva "polvere", e Eva Rachele Grassi con Ermanno DiSenatore, che ci facevano da tutor, e da guida...Due anni dopo la mostra di Marsiglia (2008) alla "Galerie du Tableau" di Bernard Plasse, a cura di Roberto Comini, dove proiettai uno di quei film, dal titolo "Il Maiale", ed esposi una serie di fotogrammi a colori, su plexiglass (50x60 cm), che suscitò le ire di una vicina di casa, per la crudeltà delle immagini, essendo il filmato visibile dall'esterno della vetrina. Evidentemente, in detta signora, prevalse più la "provocazione" che la "poesia". Un grande abbraccio a Lea e a Enzo. 


Giampalo Prearo (il suo editore - dalla sua pagina di fb, 22/10/2020)

E' morta all'età di 82 anni la nota critica d'arte Lea Vergine, un giorno dopo la scomparsa del compagno di una vita Enzo Mari. Anche lei come il suo compagno muore a causa del Covid-19. La ricordiamo con affetto e rimpianto. Non possiamo fare a meno di stigmatizzare la sua come una perdita dolorosa per tutta l'arte contemporanea. E' stata un modello di riferimento per molti giovani curatori e ha fatto conoscere la Body Art a intere generazioni di giovani artisti. Se n'è andata lasciandoci un gesto d'amore che è rivolto a tutti noi e a tutta l'arte contemporanea.

Ciao LEA tuo Giampaolo.












https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2020/10/20/morta-lea-vergine-un-giorno-dopo-il-marito-enzo-mari_2af002c5-59ea-4175-b878-c60b6ea9372c.html?fbclid=IwAR0FH5bmM-IcrKo-_S3vXABsTuemu9fVDwJ3a-lvM-3zmp4rvZtHHOrH__g

Un video intervista di Enzo Mari (2008), , da Radio Aquila,12 ottobre 2017 - Enzo Mari, era il 2008...

https://www.facebook.com/radiolaquila1/videos/10155353786449262/UzpfSTEwMDAwNzA4OTA2NzUyNjpWSzozOTI4NTgwNjQ3MTY1NTA4/?epa=SEARCH_BOX

Gina Pane, la vera madre della performance artistica: 

https://mcarte.altervista.org/gina-pane-la-vera-madre-della-performance-artistica/

https://it.wikipedia.org/wiki/Body_art#Bibliografia

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