lunedì 24 gennaio 2011

1861 – 2011 Testimone dell’Unità d’Italia





"LUCE! LUCE! - White, Red, Green - Italy", 2007


http://www.facebook.com/event.php?eid=109273395808309


Caro e cara artista
che vivi ed operi in Italia o italiano e italiana che vivi all’estero

In occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia
ti invitiamo a partecipare alla mostra di Mail-Art (Arte Postale)

1861 – 2011 Testimone dell’Unità d’Italia
Una riflessione, testimonianza, meditazione, una possibile visione neo-risorgimentale.

Insieme daremo luogo ad una nuova identità riscoprendo quella traccia che metta in gioco il sentimento unitario secondo “l’Arte degli italiani e delle italiane”

Chiediamo quindi a chi opera nel campo dell’arte di inviarci uno o più lavori bidimensionale a tecnica libera e/o uno scritto
nel formato UNI A4 (cm 21x29,7)
su carta, cartoncino,carta telata, tessuto, compensato o altro…
entro il 28 febbraio 2011
no restituzione, no tassa, no vendita, no giuria
le opere dovranno essere accompagnate con nome, eventuale titolo e indirizzi
(se volete documentazione mettete indirizzo mail).
Non saranno accettate opere inneggianti alla violenza e al razzismo.

Rosanna Veronesi, presso
TUFANO STUDIOVENTICINQUE
Via Col di Lana 14 - 20136 Milano

Le opere seguiranno un lungo itinerario italiano dove verranno fotografate e documentate per dare vita ad una lunga performance. Torneranno nella stessa Galleria per poi essere esposte e per ancora migrare anche in altre Gallerie e spazi espositivi di varie Regioni italiane,

Progetto e direzione artistica di Rosanna Veronesi
rosanna.veronesi@virgilio.it
In collaborazione con:
Gretel Fehr , Ornella Garbin, Angelo Riviello. Collaborazione da New York di Lulu Lolo

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* Post Comunicato

Invitiamo le ARTISTE DONNE a leggere, rintracciare, informarsi, sul ruolo che ebbero anche le EROINE DEL RISORGIMENTO.

Allargate e divulgate l'invito ad altri artisti e scrivetemi per maggiori informazioni
A presto.
Rosanna Veronesi


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* N.B. Agli artisti che intendono partecipare: per consentire una visione al gruppo degli organizzatori, data la distanza che ci separa, si prega di pubblicare l’opera (o il bozzetto progettuale) in questa pagina e al tempo stesso inviare l'originale (una volta pronto) all'indirizzo sopra indicato.

p.s. a proposito delle eroine del risorgimento, come la più famosa Anita Garibaldi (dalla storia dei vincenti, studiata sui banchi di scuola), ma soprattutto quelle donne del sud, come Michelina De Cesare, Maria Capitanio, Arcangela Cotugno, Elisabetta Blasucciche e altre famose, nella storia di resistenza del sud, che combatterono a fianco dei propri uomini, per difendere la loro terra dai soldati del nord…le quali furono quasi tutte stuprate, umiliate in pubblica piazza e uccise (l'altra storia, quella dei perdenti, che non ci hanno mai insegnato a scuola)…

Un paio di link per iniziare una ricerca:
Le eroine “brigantesse”
http://www.fainotizia.it/2008/08/07/le-stragi-dei-soldati-del-nord-a-danno-della-gente-del-sud-le-brigantesse

LE BRIGANTESSE- I MASSACRI COMMESSI DAI SAVOIA:
http://www.youtube.com/watch?v=bXpl4ZDmoKg

Altri input .

http://www.cittattiva.net/?p=346

http://megliotardichemai.myblog.it/archive/2010/10/29/il-risorgimento-del-sud-150-anni-di-falsita-e-disinformazion.html

http://roccobiondi.blogspot.com/2010/11/quellamara-unita-ditalia-di-dora.html

http://et-ee.facebook.com/group.php?gid=55654263794

Fenestrelle, il primo campo di sterminio in Europa:
http://www.duesicilie.org/OLDSITE/Caduti.html

il massacro di Bronte: http://www.youtube.com/watch?v=YOESf8IbFWA

Li chiamarono briganti:
http://www.youtube.com/watch?v=AwceIxoxi4g

Noi credevamo - “certamente non si può pensare di fare un film che racconti il risorgimento italiano..se non in modo elementare e non approfondito…” (Mario Martone):

http://www.youtube.com/watch?v=0ZjKUaEFJzY

http://www.youtube.com/watch?v=RDM7DoztkYo

1860-2010, IL TRAUMA DI NAPOLI (e le falsità del "risorgimento"):
http://www.youtube.com/watch?v=AwceIxoxi4g


È tempo che gli “scheletri escano fuori dall’armadio”,…per un storia mai raccontata sui libri di scuola.

Niente celebrazioni e/o commemorazioni all’insegna dell’ipocrisia (se non con l'ironia, come arma migliore), ma ricordare ai fini di una verità che possa completare una storia raccontata a metà: tra verità, menzogne e manipolazioni...per tentare (almeno) di ridare giustizia e dignità a una fetta del nostro paese molto consistente che è rappresentato dal sud Italia...

Una delle molle che deve spingere a creare i lavori per tale mostra non deve essere la celebrazione o la commemorazione tout court dei 150 anni dell’unità d’Italia (come già detto), ma uno spirito critico, di verità, che deve portare ad una profonda riflessione mediante una re-interpretazione storica del Risorgimento, con un’analisi personale (anche intuitiva), in base alle rivendicazioni che da molti anni (in modo preponderante oggi), stanno venendo fuori in alcuni ambiti culturali e in molti dibattiti, da ogni parte, soprattutto dal sud Italia (ex Regno delle Due Sicilie, ai tempi il terzo stato più ricco d’Europa, dopo la Francia e il Regno unito, con Napoli, la capitale del Sud, che ha vissuto prima dell'amara unità una splendida stagione culturale in tutti i campi del sapere: letteratura, filosofia, musica, scienze, archeologia, astronomia, medicina, architettura, pittura ed era uno dei centri più prestigiosi e progrediti del mondo).

Una re-interpretazione inusuale, atipica, che possa offrire nuovi spunti e contributi, in base alle proprie sensibilità, informazioni e ricerche sul caso “Italia”.
La ricerca di una verità, nell'interesse dell'Italia tutta, che possa ridare dignità e speranza all’intero sud, in modo che possa appagare le sue rivendicazioni e quella forte sete di giustizia, che da anni si urla dalle terre meridionali, mortificate, ingannate e offese, vilipese, rapinate, denigrate, impoverite…e abbandonate per emigrazione…se vogliamo che il nostro paese si possa chiamare ITALIA, con l’inno di Mameli che ne decanta la “fratellanza” (sic!)…
A.R.
Spazio Utopia Contemporary Art


La rivendicazione, dalle considerazioni di Dora Liguori, una donna del sud, una scrittrice: ..mentre i governi americani e tedeschi hanno riconosciuto, ed in qualche modo risarcito, i loro errori ed orrori nei confronti degli indiani d’America e degli ebrei, i governi italiani hanno nascosto e addirittura negato (e continuano a nascondere e a negare) le loro mostruosità perpetrate contro i meridionali.

Una massa di documenti, circa centocinquantamila, dopo centocinquanta anni da quella Unità, sono ancora segretati. La verità continua ad essere occultata.
Per glorificare quella che fu spacciata come una liberazione, i vincitori Savoia assoldarono scrittori dell'epoca che fecero diventare inoppugnabile verità storica quello che era frutto di una spregiudicata fantasia. Nella realtà si trattò di una nuda e cruda conquista territoriale del Regno delle Due Sicilie.

Alla falsificazione storica un contributo determinante lo hanno dato negli anni successivi il filosofo meridionale Benedetto Croce e Antonio Gramsci con il suo libro “La questione meridionale”…

N.B. Con questa mostra itinerante, in quanto artisti e cittadini liberi da ogni pre-concetto e condizionamenti ideologici, si spera di dare un contributo a scavare nei meandri della nostra Repubblica, per un riconoscimento ufficiale dei danni subiti dal sud Italia e da un intero popolo a cui è stata negata la loro identità storica e culturale, per far si che la nostra nazione si completi con quell'anello mancante: il SUD!

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Dinamica e strategie della mostra nel suo lungo itinerario italiano, senza escludere i paesi europei e altre nazioni come gli Stati Uniti.
N.B. Leggere con attenzione...Grazie!


1861-2011
I Testimoni dell’Unità d’Italia

Il percorso della mail-art si amplia attraverso lo spirito WORKINPROGRESS dello Spazio TufanoStudio25 che avrà una funzione postale nel rispedire e timbrare il materiale ricevuto, testimonianza di questa performance collettiva che unirà l’Italia nell’anno designato 2011.

Le opere ricevute seguiranno giocosamente le sottoindicate sequenze:

- L’artista che vorrà fare da TESTIMONE sceglierà un paese, una città, un luogo, dove portare il pacco contenente alcune opere di mail-art (10/15/20 secondo la disponibilità di opere arrivate).

- All’arrivo nel luogo prescelto, se vorrà può recarsi ad un ufficio postale, affrancare il foglio di protocollo rilasciato da Milano, farlo timbrare e poi firmare per accettazione indicando data e ora.

- Sceglierà un luogo dove mettere in mostra le opere (un posto tipico e idoneo all’operazione:
un monumento ai caduti del Risorgimento, statue di Garibaldi, posti con targhe”Qui dormì Garibaldi”, le tombe degli eroi ed eroine o luoghi dove vissero e abitarono, ma anche posti che rilevino altro,come:un negozio di extracomunitari e perché no? …una bella discarica !)

- Fotografare - documentare - relazionare

- La richiesta di timbrare i pacchi, i fogli di protocollo e quant’altro, verrà proposto anche ai Musei del Risorgimento, siti in varie città italiane. Anche questa operazione verrà fotografata.

- IL O LA TESTIMONE riporterà le opere di mail-art, complete di foto e di documentazione datata, allo spazio TufanoStudio25 di Milano.

- Nel caso che un o una TESTIMONE abiti in un luogo lontano da Milano, riceverà il pacco contenente il materiale per posta, seguirà la sequenza suddetta e poi rispedirà al mittente il pacco contenente le opere di mail-art da restituire, le fotografie della performance e la documentazione firmata e timbrata.

Si prevede che l’operazione terminerà intorno al mese di settembre 2011.
Dopo tale data le opere, i fogli di protocollo timbrati completi di fotografie e documentazione, potranno dar vita all’ultima fase espositiva nelle gallerie e negli spazi pubblici che sapranno condividere il senso e il valore di questa UNITARIA PERFORMANCE ITALIANA.

Rosanna Veronesi in collaborazione con Ornella Garbin, Gretel Fehr, Angelo Riviello.







Elenco 1 (da aggiornare) degli artisti partecipanti all'evento

Elenco 2 continuazione (da aggiornare) degli artisti partecipanti all'evento



UNITA’ D’ITALIA?
Senza peli sulla lingua: Buon compleanno…

La sconfitta più grande per noi meridionali causata dall'Unità…-  come afferma Gregorio Calabretta (scrittore, regista e attore) in un dialogo immaginario con Garibaldi – è stata la perdita della nostra identità culturale il senso di appartenenza che rende gli uomini orgogliosi della propria terra. Vi sono due modi per cancellare l'identità di un popolo: il primo è di distruggere la sua memoria storica, il secondo è di sradicarlo dalla propria terra. Noi meridionali li abbiamo subiti entrambi".


È tempo che gli “scheletri escano fuori dall’armadio”...

Mentre in tutta Italia i vari enti istituzionali, hanno deliberato per far si che si costituivano comitati  responsabili per l’organizzazione di eventi per la celebrazione del 150° anniversario  dell’unità d’Italia, dal nord (Milano) e dal sud (Salerno), dopo una prima e brutale denuncia,  partita nel 1972 (trentotto anni fa) con il nostro cinema, da parte di un regista coraggioso, come Florestano Vancini che realizzò il film “Bronte” ( Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno mai raccontato) e più tardi, Pasquale Squittieri (“Li chiamarono Briganti” del 1999), fino ad arrivare all’ultimo film del regista napoletano Mario Martone (“Noi credevamo che…”, 2010), è partita un’iniziativa  (già in progetto da tempo, prima del 2011) attraverso l’arte visiva contemporanea (e non solo, anche con testi, poesie, brani musicali,  eventuali video e performances) che si interroga sulla storia del Risorgimento Italiano, sui vari aspetti occulti, misteriosi e controversi, sulle tante verità non dette o nascoste,  sulle manipolazioni, omissioni e ipocrisie che hanno sempre accompagnato e accompagnano una storia  insegnata nelle scuole pubbliche (una storia contorta della nazione, una mistificazione da riportare nella sua reale dimensione), sui significati di unità e/o di rivoluzione, nella trasformazione (certamente non voluta), del Risorgimento, da un movimento d'elite a un grande movimento popolare: la rivoluzione mancata!…

Un’interpretazione-interrogazione sull’Unità d’Italia, da parte di artisti contemporanei emergenti e presenti in mostre di importanza nazionale e internazionale, di diversa estrazione sociale, provenienza e formazione e con i più svariati mezzi e tecniche espressive, dalla pittura al collage, dalla fotografia digitale alla scrittura (con facoltà di proporre anche video e di realizzare performance in sito), non per celebrare o festeggiare un “compleanno” di 150 anni, con 150 candeline su una torta tricolare "intrisa di sangue", ma ai fini di un dibattito visivo, per ridare un senso all'unità nazionale e all'inno di Mameli (?), al di fuori di ogni retorica obsoleta, inutile e dannosa, in un exursus creativo fino ai nostri giorni, per chiedere ai rappresentanti dei più alti vertici istituzionali, di far luce sui fatti e misfatti, sulle storie e contro-storie del Risorgimento Italiano e sui personaggi (i “buoni”) mitizzati nelle scuole ordinarie, nei ruoli che occuparono, come Garbaldi (e il suo luogotenente Nino Bixio, un autentico criminale di guerra, come più tardi lo fu Enrico Cialdini, considerati oggi ancora eroi sui libri di storia, dai comportamenti degni dei più feroci nazi-fascisti), Mazzini, Cavour, Vittorio Emanuele II e dall’altra (i “cattivi”) con il Regno delle Due Sicilie, i Briganti, le Brigantesse, il re Borbone Francesco II …a partire dal famoso imbarco di Genova per la Sicilia, con la spedizione dei mille (da Quarto a Marsala)…per marciare poi direttamente su Roma…Noi siamo convinti che l'unità d'Italia doveva partire da un Sud illuminato e ricco e non da un Nord, capeggiato dal Regno dei Savoiardi, oscurantista e in banca rotta fraudolenta...


Due mostre in una, di mail art con invito aperto a tutti quegli artisti che hanno sentito e sentono tale problematica, che in contemporanea e di comune accordo dell’organizzazione, sono partite da Milano e Salerno, con l’appoggio di due spazi espositivi: "Tufano Studio venticinque" di Milano e "Spazio Utopia" di Campagna (Salerno) che si concederanno alla riflessione e alla revisione storica, nel tentativo di  ridare dignità e orgoglio di appartenenza a una popolazione di una parte consistente di quell’Italia del sud, mortificata, vilipesa e incriminata, con la perdita dell’identità culturale nello sradicamento dalla propria terra, distruggendone la memoria storica…
Angelo Riviello, 2010-2011

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